mercoledì 15 dicembre 2010

SELLARONDA

Lo  ricordo come se fosse ieri quel magnico giorno di Luglio in cui ho iniziato ad amare l'andare in bicicletta...tutto era iniziato per caso,un brutto infortunio giocando a calcio e il medico che mi suggeriva di fare un po' di bicicletta per rinforzare le gambe senza tuttavia caricare le ginocchia già provate.La prima scelta era caduta sulla vecchia cyclette impolverata...ma,come mi ha suggerito qualcuno,la cyclette dà la stessa soddisfazione di un cavallo zoppo ed allora ecco che ho iniziato ad andare veramente in bici con mio padre.
Potete immaginare però quale sia la voglia di un ragazzino di 16 anni di andare in bicicletta stando così lontano dagli amici e per di più farlo senza uno scopo preciso...ecco che lì nacque tutto...mio padre mi propose il Sellaronda ed io,animato da una curiosità irrefrenabile,iniziai a scaricare planimetrie,mappe e cartine di ogni genere e a macinare chilometri di asfalto sotto le ruote con un sola idea: valicare i quattro Passi dolomitici in un giorno solo.
Rieccoci all'inizio...l'11 Luglio 2008,come deciso,si parte da Plan de Gralba e si va...non sappiamo nè io nè mio padre come sarà,cosa ci aspetta ma lo immaginiamo subito quando dopo pochi metri i cambi delle nostre MTB sono già posizionati sul rapporto più agile e i nostri respiri si fanno sempre più affannosi.
Valichiamo i Passi uno dopo l'altro ed ogni volta che ci gettiamo in discesa il mio cervello sottrae uno ai Passi mancanti...finalmente dopo 5 ore estenuanti (non ci correva dietro nessuno e il nostro scopo non era certo quello di fare una gara) dinanzi ai nostri occhi si staglia il Passo Gardena l'ultimo dei 4.
Attacchiamo la salita con un misto di paura (le gambe reggeranno??) e soddisfazione (ormai su ci arriviamo,in un modo o nell'altro).Ovviamente l'ultima salita è anche la più dura e questo è ancora più acuito dal fatto che questo versande del Passo presenta ben pochi tornanti e non ti lascia l'occasione di respirare nemmeno un attimo.
Quando finalmente vediamo in cartello del Passo siamo euforici,io personalmente fatico ancora adesso a descrivere che cosa ho provato in quel momento,dopo la foto di rito ci lasciamo andare in discesa e qui ripenso al complimento più bello di tutta la giornata ricevuto pochi minuti prima da un signore che,dopo aver saputo la mia età, ha commentato << Complimenti per la testa >>.


SCRIVETE ANCHE VOI QUANDO E' NATA LA VOSTRA PASSIONE PER LA BICI!

6 commenti:

  1. Anche Io ripeto:"complimenti per la testa"
    IO non l'ho mai fatto pero' e' una cosa che mi affascina parecchio, ne ho sentito parlare parecchio

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  2. Io ho incominciato ad amare la bicicletta sotto ogni forma quando un bel giorno di ottobre(anno1997)mio suocero mi disse:"de ciapa su la Mongoose e seguimi,andiamo a fare un giro in MTB nel parco del Sesia e dopo si va in una pista da motocross abbandonata".
    La cosa mi preoccupo'nel resistere ad uno sforzo prolungato, perche' ai tempi fumavo ancora!!!!
    Partimmo dal suo garage ed incominciammo a macinare Km in piano dentro il parco del Sesia(pieno di Nutrie)verso la fine del giro, quasi tutto offroad, mi porto' in quella pista piena di buche e saliscendi;mi venne l'istinto di portare sulla collinetta piu' alta la bici e tuffarmi in discesa,non vi dico le gambe come mi tremavano per la paura e l'adenalina......dentro di me dissi che figata natura-discese-sforzo e adrenalina e da li incomincio un bel cammino ricco di soddisfazionie divertimento e sopratutto il rispetto per la natura.

    Il riassunto della mia prima uscita in Mtb con un telaio da 17pollici adesso pedalo su una19 pollici eheheheh fate voi,comunque non lo dimentichero' mai.
    Ciao a presto

    FEDE

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  3. Guarda io sarei pronto a ritornarci là anche perchè noi l'abbiamo fatto tutto su starda asfaltata e ti assicuro che già così è molto faticoso ma ho letto più volte che si può fare tutto off-road e mi è venuta voglia di provare...si potrebbe organizzare...

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  4. Eccomi! Tutto è partito l' estate scorsa, il mio amico C.P., I bricker anche lui, compra la BDC, a sua volta incalzato dal collega P.P. Per me a giugno botta di culo, cash inaspettato, la conseguenze è: Hey vengo anche io in BDC, mi ispira!
    Un giorno mi reco al quartier generale IBRIC (OLMO) e cerco qualcosa di usato per iniziare, da spendi poc. La vedo!! la vektor gialla!! non sapevo niente di bici (come più o meno adesso ehehe..) però era la più bella lì... e come una donna l' ho scelta col cuore (o col ca..., più spesso). Insomma morale della favola ho una bici da corsa gialla e tutta l' attrezzatura da principiante, gialla anch' essa. Allora si parte! i primi giri sono un pò strani... ho paura di ammazzarmi con quegli attacchi (mi sembrava di andare a sciare). Lentamente prendo confidenza... qualche 20ina di Km, tutto molto strano. La vera prima volta la considero quella di quando sono andato ad Asti! Parto convinto... vado ad Asti oggi, inizio a macinare i km, il tempo si annulla... la mente anche, in una sorta di meditazione. Mi ricollego con la realtà solo quando, con immensa soddisfazione, vedo la scritta ASTI. Mi fermo... penso... "se sono arrivato fino a qui la prossima volta posso andare più lontano". La bici ora mi serve per mantenere il fisico in forma, per vedere bei paesaggi... ma soprattutto per la testa! perchè in compagnia ci si unisce nello sforzo sottilmente, legandosi, da soli ci si annulla ed i problemi volano via insieme ad i Km sotto la ruota! Quando torni da ogni giro... sei in qualche modo... diverso! Qualcosa lasci sull' asfalto.. qualcosa prendi dall' asfalto. Seduto sul divano pensai.. "è stato un viaggio". La bici può anche essere una forma occidentale di meditazione.

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  5. Bello Alberto,,,, si meditiamo a manetta

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  6. Grande Cri io l'ho fatto più volte con gli Sci ed è spettacolare...faticoso (soprattutto quando ti capita di farlo con la bufera e ti trovi impianti chiusi sul percorso e sei costretto ad adattarti con improvvisati fuoripista) ma proprio per questo super soddisfacente! Il paesaggio poi è forse il più bello che io abbia mai visto

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