sabato 15 settembre 2012

Emozioni & sogni ad Eurobike 2012


Sono sempre speciali gli attimi che precedono una partenza, anche solo per un weekend fuori dalla solita routine. Lo sono ancor di più una volta riusciti a chiudere (magari a fatica) la propria valigia con la speranza di aver preso tutto o quasi, anche se, nonostante abbiamo controllato più e più volte che non mancasse nulla, sappiamo già nel momento in cui chiudiamo la porta che qualcosa avremo sicuramente dimenticato. Appuntamento alle ore 14:00 sotto casa mia con Alfredo, Federico e Sergio; impostiamo il navigatore sulla destinazione Bregenz (Austria), la nostra base di partenza verso una delle fiere di biciclette più importanti al mondo: Eurobike 2012 presso Friedrichshafen, Germania.
Ci aspettano circa 5 ore di auto prima di arrivare a destinazione e con Federico, ansioso di arrivare a destinazione prima possibile, riusciamo a contrattare per le soste in Autogrill (almeno 2, soglia minima a norma di legge.. e vescica). La sosta in Autogrill è quasi un rito quando si viaggia, talvolta la fai anche se non ti serve; è curioso, a volte penso che ci si dia quasi appuntamento, provate a pensare quando andate a vedere un concerto, una manifestazione sportiva, oppure partite la domenica mattina all’alba per andare a sciare: immancabilmente ci si ritrova tutti nello stesso posto!


Sergio titubante sull'affidabilità dei suoi navigatori

Alfredo, l'organizzatore della gita ha in pugno la situazione..

Il viaggio scorre piacevolmente, grazie all’ottima compagnia dei soggetti in questione; uniche note negative oltre al costo folle dei caffè elevetici, il maltempo che incombe sul nostro weekend ed il flash dell’autovelox che dovremmo esserci presi nel bel mezzo della Svizzera (o forse era come con gli scatti che ti fanno nei parchi giochi - vedi Gardaland - dove al termine del giro in giostra puoi decidere se acquistare la foto oppure soprassedere. Solitamente si sceglie la seconda opzione).

Arrivati a Bregenz all’ora di cena e trovato l’albergo, con Federico che ormai da una  mezz’ora abbondante non proferiva parola per via della fame che lo attanagliava (ed io sulla sua stessa scia), sistemiamo i bagagli ed usciamo alla spasmodica ricerca di un ristorante. L’albergo è carino, molto pulito e l’ambiente appare piuttosto tranquillo.



C’è da dire che la località in cui siamo, seppur turistica perchè si affaccia sul lago, non offre molte scelte in termini culinari, ne di svago.

 

l'arrivo in albergo
 
La nostra scelta alla fine ricade su un ristorante greco, adesso si che il weekend può avere inizio!!
 








Cena a lume di candela & birra..
 
 
La sveglia suona per Eurobike

Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino allora a vedere la colazione sarebbe bene fare ritorno a letto...
 

E’ arrivato il giorno tanto atteso, Eurobike 2012 apre le porte a tutti per mostrare a tutto il mondo le novità per la stagione 2013.
Nell’entrare dentro gli stand si rimane attoniti se s’incontrano da subito marchi come Nukeproof, con bici dalle linee e colori accattivanti, capaci di attirare l’attenzione anche del più insensibile e senza cuore ciclista metropolitano. Qualche anno fa, prima che nascesse e crescesse questa passione nel sottoscritto, vedendo persone imbambolate e sbavanti di fronte ad una bicicletta lei avrei immediatamente paragonate a quelle persone che parlano con i loro cani, dei veri e propri matti. Dopo qualche anno, con un cane in famiglia e due mountain bike acquistate, posso autodefinirmi matto perché oltre a parlare con il cane sbavo attonito davanti a bici di questo genere.
 

 

Per via della mia poca cultura ciclistica (Sergio direbbe 'inesistente') seguo come un’ombra Sergio il nostro ‘storico’ della mountain bike, o se volete lo ‘Sgarbi delle due ruote a pedali’ e poi  a seguire Federico ed Alfredo che comunque sembrano due bambini per la prima volta a Disney Land.
Lo stand della GT è difficile da definire a parole. Le bici esposte sono di una bellezza da mozzar il fiato. Tra di noi c’è chi ha davvero la pelle d’oca nell’osservare da vicino tanta bellezza e stile nei dettagli.
Da far perdere la testa questa GT  esposta, la Fury World Cup, con la quale Rachel Atherthon ha gareggiato nella Coppa del Mondo in Scozia a Fort William. Guardala scheda tecnica.

 

Sensazioni simili le ho provate anche allo stand Specialized; come segnalato da Sergio forse vi erano esposte troppe biciclette, probabilmente sarebbe stato meglio dare spazio a poche bici, valorizzandole maggiormente, le mountain Specialized devono apparire come un qualcosa difficile da conquistare e per questo sembrare quasi irraggiungibili. Difficile anche districarsi in mezzo al groviglio creatosi per via della folla accorsa allo stand.

 




Va detto comunque che di fronte al modello 2013 della mia bici mi sono sciolto in un brodo di giuggiole ed i brividi ammetto che li ho provati, e come!
Mi rendo conto che le tentazioni sono tante, infinite, e le occasioni in cui risultava facile perdersi ancor di più! Se da un lato Sergio spaziava anche fra gli stand di abbigliamento, Federico come un bambino nel reparto giocattoli lo trovavi a trafficare con gli arnesi del mestiere; per non parlare di Alfredo, andato in crisi mistica nello stand Cannondale.
Fede ha già pronta la sua lettera a Babbo Natale
 
Lasciamo ancora un po’ di spazio a loro, le uniche e vere protagoniste della giornata:



 
 
Prima di andare a pranzo si fa tappa allo stand X-Fusion, dove Fede incontra Hary Savoi di BSC e qui chiaramente siamo tagliati fuori in quanto i discorsi iniziano a farsi seri per davvero.

Il pranzo non lo definirei proprio squisito però ci serve per riempire lo stomaco e rilassarci per una buona mezz’ora dopo una mattinata intensa. Ci troviamo all’esterno, esattamente al centro della fiera in mezzo a tutti i padiglioni. Guarda la mappa.
Anche qui ci sono una marea di esposizioni di bici ed abbigliamento oltre ad una pista dove poter assistere a delle belle evoluzioni sia di mtb che bmx.. tutto molto cool!
evoluzioni in pista
Alfredo & Fede in maglia rosa


Prima di ripartire per tornare all’albergo non ci facciamo scappare l’occasione di provare le city bike con pedalata assistita (EPAC Elettric pedal assisted cycle), biciclette dotate di batterie al litio che grazie al loro motorino elettrico, con impatto sull’ambiente pari quasi a zero (l’impatto ambientale è riconducibile meramente allo smaltimento dei materiali), permettono di coprire distanze notevoli con minor tempo e decisamente meno sforzi da parte del ciclista urbano che deve raggiungere il posto di lavoro. Decisamente una delle più belle invenzioni per la mobilità cittadina, contribuendo ad abbattere fortemente il livello di emissioni di PM10 nelle nostre città.
Al termine della fiera riprendiamo la strada per Bregenz dove ci aspetta la nostra ultima serata prima del rientro. Titanica è stata l’impresa per trovare un posticino dove mettere qualcosa sotto i denti. Tanti ristoranti chiusi e dopo circa un’ora girovagando in auto troviamo una sorta di trattoria-birreria in stile austriaco e prenotiamo per le 21.30; praticamente tutta la popolazione della provincia si trovava qui, forse anche perche uno dei pochi ristoranti aperti.
 
 
 
 
Fra un migliaio di battute e qualche birra la serata scorre piacevolmente..





 








E’ giunto il tempo di fare ritorno in Italia dopo aver fatto un pieno di bici e passione in un bel weekend trascorso fra amici. Continuate a pedalare e a seguirci su queste ‘frequenze’…

 
 


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