Sono sempre speciali gli attimi
che precedono una partenza, anche solo per un weekend fuori dalla solita
routine. Lo sono ancor di più una volta riusciti a chiudere (magari a fatica)
la propria valigia con la speranza di aver preso tutto o quasi, anche se,
nonostante abbiamo controllato più e più volte che non mancasse nulla, sappiamo
già nel momento in cui chiudiamo la porta che qualcosa avremo sicuramente
dimenticato. Appuntamento alle ore 14:00 sotto casa mia con Alfredo, Federico e
Sergio; impostiamo il navigatore sulla destinazione Bregenz (Austria), la
nostra base di partenza verso una delle fiere di biciclette più importanti al
mondo: Eurobike 2012 presso Friedrichshafen, Germania.
Ci aspettano circa 5 ore di auto
prima di arrivare a destinazione e con Federico, ansioso di arrivare a
destinazione prima possibile, riusciamo a contrattare per le soste in Autogrill
(almeno 2, soglia minima a norma di legge.. e vescica). La sosta in Autogrill è
quasi un rito quando si viaggia, talvolta la fai anche se non ti serve; è
curioso, a volte penso che ci si dia quasi appuntamento, provate a pensare
quando andate a vedere un concerto, una manifestazione sportiva, oppure partite
la domenica mattina all’alba per andare a sciare: immancabilmente ci si ritrova
tutti nello stesso posto!
Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino allora a vedere la colazione sarebbe bene fare ritorno a letto...
Sergio titubante sull'affidabilità dei suoi navigatori |
Alfredo, l'organizzatore della gita ha in pugno la situazione.. |
Il viaggio scorre piacevolmente,
grazie all’ottima compagnia dei soggetti in questione; uniche note negative
oltre al costo folle dei caffè elevetici, il maltempo che incombe sul nostro
weekend ed il flash dell’autovelox che dovremmo esserci presi nel bel mezzo
della Svizzera (o forse era come con gli scatti che ti fanno nei parchi giochi
- vedi Gardaland - dove al termine del giro in giostra puoi decidere se
acquistare la foto oppure soprassedere. Solitamente si sceglie la seconda
opzione).
Arrivati a Bregenz all’ora di
cena e trovato l’albergo, con Federico che ormai da una mezz’ora abbondante non proferiva parola per
via della fame che lo attanagliava (ed io sulla sua stessa scia), sistemiamo i
bagagli ed usciamo alla spasmodica ricerca di un ristorante. L’albergo è
carino, molto pulito e l’ambiente appare piuttosto tranquillo.
C’è da dire che la località in cui siamo, seppur
turistica perchè si affaccia sul lago, non offre molte scelte in termini
culinari, ne di svago.
l'arrivo in albergo
La nostra scelta alla fine
ricade su un ristorante greco, adesso si che il weekend può avere inizio!!
Cena a lume di candela & birra..
La sveglia suona per Eurobike
Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino allora a vedere la colazione sarebbe bene fare ritorno a letto...
E’ arrivato il giorno tanto
atteso, Eurobike 2012 apre le porte a tutti per mostrare a tutto il mondo le
novità per la stagione 2013.
Nell’entrare dentro gli stand si rimane attoniti se
s’incontrano da subito marchi come Nukeproof, con bici dalle linee e colori
accattivanti, capaci di attirare l’attenzione anche del più insensibile e senza
cuore ciclista metropolitano. Qualche anno fa, prima che nascesse e crescesse
questa passione nel sottoscritto, vedendo persone imbambolate e sbavanti di
fronte ad una bicicletta lei avrei immediatamente paragonate a quelle persone
che parlano con i loro cani, dei veri e propri matti. Dopo qualche anno, con un
cane in famiglia e due mountain bike acquistate, posso autodefinirmi matto
perché oltre a parlare con il cane sbavo attonito davanti a bici di questo
genere.
Per via della mia poca cultura
ciclistica (Sergio direbbe 'inesistente') seguo come un’ombra Sergio il nostro ‘storico’ della mountain bike,
o se volete lo ‘Sgarbi delle due ruote a pedali’ e poi a seguire Federico ed Alfredo che comunque
sembrano due bambini per la prima volta a Disney Land.
Lo stand della GT è difficile da definire a parole. Le bici
esposte sono di una bellezza da mozzar il fiato. Tra di noi c’è chi ha davvero
la pelle d’oca nell’osservare da vicino tanta bellezza e stile nei dettagli.
Da far perdere la testa questa GT esposta, la Fury World Cup, con la quale
Rachel Atherthon ha gareggiato nella Coppa del Mondo in Scozia a Fort William. Guardala scheda tecnica.
Sensazioni simili le ho provate
anche allo stand Specialized; come segnalato da Sergio forse vi erano esposte
troppe biciclette, probabilmente sarebbe stato meglio dare spazio a poche bici,
valorizzandole maggiormente, le mountain Specialized devono apparire come un
qualcosa difficile da conquistare e per questo sembrare quasi irraggiungibili.
Difficile anche districarsi in mezzo al groviglio creatosi per via della folla
accorsa allo stand.
Va detto comunque che di fronte
al modello 2013 della mia bici mi sono sciolto in un brodo di giuggiole ed i
brividi ammetto che li ho provati, e come!
Mi rendo conto che le tentazioni
sono tante, infinite, e le occasioni in cui risultava facile perdersi ancor di
più! Se da un lato Sergio spaziava anche fra gli stand di abbigliamento,
Federico come un bambino nel reparto giocattoli lo trovavi a trafficare con gli
arnesi del mestiere; per non parlare di Alfredo, andato in crisi mistica nello
stand Cannondale.
Fede ha già pronta la sua lettera a Babbo Natale
Lasciamo ancora un po’ di spazio
a loro, le uniche e vere protagoniste della giornata:
Prima di andare a pranzo si fa
tappa allo stand X-Fusion, dove Fede incontra Hary Savoi di BSC e qui
chiaramente siamo tagliati fuori in quanto i discorsi iniziano a farsi seri per
davvero.
Il pranzo non lo definirei
proprio squisito però ci serve per riempire lo stomaco e rilassarci per una
buona mezz’ora dopo una mattinata intensa. Ci troviamo all’esterno, esattamente
al centro della fiera in mezzo a tutti i padiglioni. Guarda la mappa.
Anche qui ci sono una marea di
esposizioni di bici ed abbigliamento oltre ad una pista dove poter assistere a
delle belle evoluzioni sia di mtb che bmx.. tutto molto cool!
evoluzioni in pista
Alfredo & Fede in maglia rosa
Prima di ripartire per tornare
all’albergo non ci facciamo scappare l’occasione di provare le city bike con
pedalata assistita (EPAC Elettric pedal assisted cycle), biciclette dotate di
batterie al litio che grazie al loro motorino elettrico, con impatto sull’ambiente
pari quasi a zero (l’impatto ambientale è riconducibile meramente allo
smaltimento dei materiali), permettono di coprire distanze notevoli con minor
tempo e decisamente meno sforzi da parte del ciclista urbano che deve
raggiungere il posto di lavoro. Decisamente una delle più belle invenzioni per
la mobilità cittadina, contribuendo ad abbattere fortemente il livello di
emissioni di PM10 nelle nostre città.
Al termine della fiera
riprendiamo la strada per Bregenz dove ci aspetta la nostra ultima serata prima
del rientro. Titanica è stata l’impresa per trovare un posticino dove mettere
qualcosa sotto i denti. Tanti ristoranti chiusi e dopo circa un’ora girovagando
in auto troviamo una sorta di trattoria-birreria in stile austriaco e
prenotiamo per le 21.30; praticamente tutta la popolazione della provincia si
trovava qui, forse anche perche uno dei pochi ristoranti aperti.
Fra un migliaio di battute e
qualche birra la serata scorre piacevolmente..
E’ giunto il tempo di fare
ritorno in Italia dopo aver fatto un pieno di bici e passione in un bel weekend
trascorso fra amici. Continuate a pedalare e a seguirci su queste ‘frequenze’…