martedì 20 dicembre 2011

Last ride in Val Curone.. un'uscita 'croccante'

Fabbrica Curone, 19 Dicembre 2011


Poteva essere un lunedì mattina come tanti altri, routinante, forse un pò caotico visto l'approssimarsi del weekend natalizio, con la gente pronta a sgomitare pur di ultimare gli acquisti e invece si è trasformato in un lunedì da leoni, trascorso pedalando attorno allo scenario magico della Val Curone, definita da qualcuno "stupendamente stupenda".
Appuntamento alle ore 12:00 davanti a casa di Fede, con un Paolino scalpitante in pole position sul suo furgone, carichiamo le mountain e partiamo, destinazione Selvapiana - all'appello manca solo Sergio, bloccato da impegni lavorativi, ma comunque la compagnia è di quelle giuste, e come!


il Cast
il Fede
meccanico Olmo - rappresentante mtb 'I Brìc'
personalmente l'ho definito 'il guru' della mtb














Paolino
trialtleta Sai Frecce Bianche - ama volare con il parapendio
unici sport non praticati: le bocce e il calcio











Fabry
myself














Durante il viaggio cerchiamo di assecondare un pò il freddo della mattinata, nonostante sia mezzogiorno e vi sia un bel sole, il clima è 'frizzante' ed allora iniziamo a scaldarci un pò parlando di quello che sarà il giro della giornata; Paolino è prodigo di consigli sul percorso da affrontare, essendoci stato appena due giorni fa (sempre in mtb), ha il polso della situazione e ci svela le condizioni climatiche e del terreno definito dallo stesso "croccante" - aggettivo come non mai azzeccato per spiegare come il gelo abbia reso il terreno compatto, con le pietre quasi fossero unite in un unico blocco e qualche piccola pozzanghera ormai completamente ghiacciata.


Man mano che ci si avvicina alla meta restiamo quasi stregati dal panorana che si profila all'orizzonte, la catena montuosa del nostro appennino e dall'altro lato in lontananza, quasi ad intersecarsi, la maestosa catena montuosa delle Alpi, finalmente innevate!






Si parte!!
Ultimati i preparativi, ci si scalda un pochetto, e siamo pronti a quella che sarà una delle ultime uscite del 2011 - partendo da Selvapiana, nel Comune di Fabbrica Curone, percorriamo circa 3-4 chilometri su strada asfaltata, abbandoniamo gli utimi centri abitati e ci immergiamo completamente nella natura meravigliosa di questa valle. Il tepore del sole offerto da una giornata a dir poco favolosa spinge qualcuno di noi a 'spogliarsi', evitando spiacevoli inconvenienti che potrebbero verificarsi se 'troppo vestiti' - pedalando in salita la temperatura corporea si alza in fretta ed è bene capire come doversi coprire, così ne approfittiamo anche per scattare qualche foto del paesaggio che ci circonda..



La salita è tosta, ma una volta arrivati sui nostri terreni preferiti, e abbandonato l'asfalto, subentrano altri fattori che quasi fanno mettere in secondo piano la fatica; saliamo lungo un sentiero pedalabile ma con discrete pendenze, attorno a noi boschi stupendi con conifere che portano quasi il pensiero alla vicinissima Liguria e man mano che si sale ecco che le nostre ruote saggiano quello che Paolo ha definito il terreno croccante - la sensazione, almeno per il sottoscritto, è strana quasi come forare, la gomma posteriore scivolando impercettibilmente mi dava una sensazione davvero singolare.


La nostra meta, grazie alla guida di Paolo, è quella di raggiungere la cima del Monte Boglelio (quota 1491 m.) dopo circa 15 chilometri di salite che ci faranno raggiungere il nostro agoniato "millino", tradotto mille metri di dislivello!


Arrivati più o meno al tredicemsimo chilometro facciamo un' altra breve sosta, giusto il tempo per soddisfare le curiosità di Paolino e Fede, arrivati ad un bivacco, io intanto ne approfitto per scattare qualche foto, prender fiato e mangiare della cioccolata.

La sosta deve esser breve in quanto il rischio, visto il clima, è quello che si abbassi troppo la temperatura corporea, inoltre è importante mantenere 'caldi' i muscoli delle gambe e quindi ...pedalare!


Approssimandosi alla cima, ad un paio di chilometri dal traguardo, ecco che si incontrano un paio di rampe quasi proibitive, il fiato si fa sempre più affannato ma, sostenuto dai miei compagni, tengo duro e conquistiamo la vetta! la vista è mozzafiato tanto che in un secondo la fatica ed il freddo sopportato vengono ampiamente dimenticati, le sensazioni sono davvero uniche - ci fermiamo una manciata di minuti giusto il tempo di condividere, oltre al panino e un pezzo di cioccolata, lo spettacolo offerto dalla Val Curone. Di fronte a noi la catena montuosa delle Alpi, dalle imponenti cime del Monte Rosa e Monte Bianco alle Alpi Marittime, passando per l'inconfondibile cima del Monviso.





Le temperature da un lato, e la voglia di affrontare la discesa dall'altro, ci spingono a ripartire al più presto. E' indispensabile coprirsi al meglio prima di iniziare la discesa, la sola adrenalina in questo periodo dell'anno non basta.


Le emozioni che si provano durante la discesa, ed in un contesto paesaggistico del genere, sono davvero indescrivibili, uno dei fattori che ci spingono ad amare così tanto questo sport.


Dopo circa 27 chilometri facciamo ritorno a Selvapiana, con un pieno di adrenalina ed appagati per quella che dovrebbe essere la nostra ultima uscita del 2011. La Val Curone è decisamente un ottimo traguardo per concludere al meglio la stagione in corso ed aprire quella del nuovo anno.


Prima del ritorno a casa facciamo un pieno al bar di Fabbrica Curone e ripartiamo.. c'è chi si fa un panozzo con birretta, chi un the caldo e biscotti..


Un ringraziamento doveroso a Paolino per l'insostituibile guida ed uno agli amici del tortonese e della Val Curone in quanto anche grazie a loro quest'anno siamo venuti a contatto con questi sentieri incredibili, a due passi da casa nostra. Noi Bricchers come già detto siamo a disposizione per appoggiare ed eventualmente contribuire alla sentieristica di questa valle che va valorizzata in quanto rappresenta un territorio unico. Purtroppo i Comuni ai piedi di questi monti devono far fronte a quelli che sono i problemi ben noti di spopolamento, i giovani per motivi di lavoro abbandonano questi paesini... e noi ce li vogliamo riportare magari in sella ad una bicicletta - che sia una mountain bike o bici da corsa, a voi la scelta!


a breve il link della traccia gps   

martedì 13 settembre 2011

La Val Curone a modo Mio

Dop un po' di assenza dallo scrivere sul blog per svariati motivi si riparte con un racconto di una piccola avventura tra amici che nel giro di poco si crea un bel feeling,contornato da un meteo stupendo di settembre. Allora si viaggiaaaaaaaaa.........

............Ieri io e un gruppo ben amalgamato di amici abbiamo confezionato e servito un nuovo piatto appetitoso dal titolo "La Val Curone a modo mio".
Ingredienti: fatica, abnegazione, voglia di stare insieme, voglia di arrivare in alto, voglia di scendere liberi, sangue q.b., cedimenti meccanici q.b.
Partiti poco dopo le 8 da Selvapiana (Fabbrica Curone) con una temperatura piacevole intorno ai 15°C, Io, Federico, Stefano e Fabrizio
ci siamo diretti subito verso Forotondo ma poco prima di arrivarvi, in località Costiolo abbiamo virato a sinistra lungo un irto sentiero che ci ha fatto guadagnare in poco sviluppo molti metri di quota fino a un bosco di faggi meraviglioso dove il fresco ci ha rigenerato e la luce filtrante dagli alberi ci ha rapito.
Da qui l'itinerario, che avevo pianificato a tavolino sullo spunto di indicazioni degli amici Massimo e Maurizio, è proseguito lungo un breve tratto del ben noto sentiero 112 e successivamente sul sentiero di cresta 105. Snocciolando nell'ordine, Monte Bagnolo, Colle della Seppa, Monte Garavè, Monte Rotondo, aprendo e richiudendo recinti siamo arrivati in cima al M.Chiappo giusto quando si iniziavano a sentire profumini di polenta con stufato provenire dal rifugio ancora aperto. Noi abbiamo resistito concedendoci solo una breve pausa e abbiamo buttato in pentola gli ultimi ingredienti necessari a ultimare il piatto del giorno che stava oramai prendendo forma.
Dalla vetta del Monte Chiappo lasciando alla loro sorte una gruppo di motociclisti, abbiamo puntato prima verso ovest lungo il sentiero 108, dopo non molto abbiamo diretto i manubri verso est e poi subito a nord ovest lungo il famoso sentiero 116 detto "la ripida" che da Bruggi porta al M.Chiappo. Era da tempo che lo aspettavo e lo studiavo e ora era li, una striscia di 20cm di terra nella vegetazione disordinata sotto le mie ruote delicate. Poco dopo nascosto sotto la coltre di foglie e rami, sotto forma di roccia su pendenze mai impossibili, bello il 116. Gli amici sorridono.
Gli ultimi tratti sono fuori dal bosco lungo la veloce forestale che incrocia più volte rii e ruscelli.
In breve si arriva a Bruggi non senza qualche brivido ed escoriazione, altro ingrediente per insaporire la pietanza.
C'è chi per impegni vorrebbe abbandonare, ma poi ci ripensa stregato dalla magia della Val Curone che ha sempre opportunità pronte da sfruttare.
Dopo aver sostituito il mio forcellino del cambio che è stato sconfitto da un ramo malefico, per non farci mancar nulla e prendendo spunto dagli amici di prima, intraprendiamo il rientro verso Selvapiana sul sentiero 111. Il sentiero parte prima violento in paese, poi si addolcisce e mantiene un andamento sali scendi fino alla sommità de "Il Poggio" che sovrasta Forotondo.
Da qui, picchiata su strada scavata che a tratti ci fa divertire e velocemente ci porta in paese. Da qui lungo 3km di asfalto percorsi al mattino in senso contrario ritroviamo Selvapiana per una sana bevuta. Ora si che si può dire che il piatto è servito, ma ahimè ci tocca tornare verso la realtà quotidiana. Puntiamo l'auto in direzione casa con il sapore ancora in bocca della MTB quella vera, quella del "Cicloescursionismo" con la C maiuscola.
Bravi a tutti, alla prossima.

Grazie a Giuliano per aver scritto questo articolo di una giornata stupenda come quelle che picciono a me ; ottimo l'abbinamento di un piatto servito bravo.
Ecco qua al seguito qualche foto.......




Sincronazzazione del GPS





Il Fabry sfoggia la divisa Bricchers tutto contento


Un bosco molto suggestivo




L'incontro delle vacche al pascolo


Prima sosta




Giuliano la nostra guida

Il paesaggio e' dei miei preferiti
Ops una dei tanti strappi molto difficili da fare in sella

Incontro di Cavalli e tra questi si fara avanti uno in particolare



Fabrizio soddisfatto di aver fatto conoscenza della puledrina

Arrivo sul Monte Chiappo a 1700m un pensiero va subito ad un mio amico,che proprio questa sera ho avuto belle notizie Dai Jurido





Rifugio Monte Chiappo da li uscivano profumi stregati baahh........



Primo tris
E secondo tris


Questo e' il bosco che ancora mi gira per la mente



Le bighe al riposo






Ultimi strappi massacranti


E adesso vi saluto a tutti speriamo di incontrarci in qualche bel giro da condividere in compagnia.




lunedì 20 giugno 2011

Raduno intersezionale LPV di GARESSIO

Ieri assieme a Mirco,Yuri,Enzo,Giuliano,Gas e Beppe di Novi abbiamo partecipato al raduno intersezionale LPV(Liguria,Piemonte,Valle d'Aosta) del C.A.I. di Garessio provincia di Cuni(CUNEO).
Partecipanti circa 150Bikers o meglio cicloescursionisti..........il mondo dei cicloescursionisti CAI mi piace sempre piu', per svariati motivi:organizzazione,divertimento,aggregazione,amicizie nuove e la scoperta di nuovi trail fanno rivivere quello che e' lo spirito vero della MountainBike

La borsa ricordo del raduno
Link del volantino


La mia giornata incomincia con il suono di questa sveglia
Ci si ritrova al casello di Alessandria Ovest e si parte belli carichi anche se devo dire che mi sentivo piuttosto addormentato e stanco
Arrivati al parcheggio ci si cambia e si prepara con gli zaini colmi di liquidi e sali minerali
Giuliano tutto di un pezzo decide di usare la '29 front .......(che invidia non ce l'ho ancora)

Ci si ritrova con tutti i 150 bikers nella sede del CAI di Garessio
Pronti per la partenza,un po attardata da qualche ritardatario ma lo si aspetta comunque
Si parte primo trasferimento su asfalto in discesa
Si inforca la prima salitona.......ehehe chi vivra vedra'(contati male piu' di 20km di salita)
Il serpentone che affronta la salita .....l' asfalto si trasforma in terra









La salita e' finita o quasi.......


Ci si copre, la sopra tira un aria freschina

Yuri arrivato alla vetta.... comincia patire parecchio... la lancetta delle sue forze e' in riserva,solo che non sa che ci sono ancora due salitelle che lo metterenno a dura prova fino a farlo fermare e coricarsi per recuperare le forze.
Affrontiamo la discesa al galoppo,per una svista ad una svolta ci si sbaglia e ci ritroviamo su asfalto Io ,Yuri ,Enzo e Mirco.
Enzo e Mirco decidono di tornare un po' indietro e vedere dove procedere per il sentiero del giro,Yuri non se la sente , Io decido con lui di accompagnarlo e fare l'ultima parte del giro su asfalto in discesa.
Arrivati nella sede CAI ci sediamo e in tempo zero si incomincia a mangiare un antipasto e la polenta saracena ,dolcetti tipici del posto e una bella bottiglia di vino bianco delle Langhe offerta da Enzo
Si parla poco.....e si mangia tanto.....fantastico
Yuri veramente bollito non vede l'ora di arrivare a casa e coricarsi
Classica faccia da pirla a fine giro
Ultima fotina scattata nel viaggio di ritorno passando tra le colline di BAROLO
Giornata stupenda ........ bellissima compagnia e un grazie particolare a GAS e a Giuliano
P.S.:non vedo l'ora che arrivi il giorno per questa prossima escursione in compagnia