venerdì 3 agosto 2012

In piedi sui pedali e sentirsi come Peter Pan


Quante volte siamo rientrati a casa con la carogna sotto i piedi, dopo una giornata di lavoro nella quale abbiamo ‘fatto a pugni’ con i soliti problemi della vita quotidiana: il computer sempre guasto, il collega scansafatiche, il capo ufficio lunatico o il cliente maleducato.. davvero troppe!! Alcuni di noi riescono a farsi scivolare il tutto non appena varcano l’uscita dell’ufficio, altri invece rimuginano fino a prendersela con l’incolpevole telecomando di casa o con la sedia che non avrebbe dovuto essere in quella stramaledetta posizione al momento dell’impatto con la nostra tibia.
Uno dei pochi rimedi che abbiamo allora, se non si ha la fortuna di abitare sopra ad un centro benessere in periodo di saldi, è quello di inforcare la nostra bicicletta per un paio di ore, lontano da quei problemi quotidiani assillanti; ecco che, in meno di cinque minuti, tutti i pensieri cattivi svaniscono, compreso il collega scansafatiche, il capo ufficio lunatico ed il cliente maleducato. Siamo solo noi con la nostra cara amica, che troppo spesso ormai ci ‘salva’ dalle noie di tutti i giorni per trasportarci in un mondo pressoché magico, capace di far tornare ognuno di noi bambino.
Come descrivere la sensazione che si prova nel sentire il vento accarezzarci il volto mentre tutto ciò che ci circonda sembra che rallenti, con noi che ci muoviamo a più del doppio della velocità?
 
Immaginiamo adesso di trovarci a pedalare in salita su una stradina di montagna, all’interno di un bosco; la fatica inizia a sentirsi ma siamo ormai al termine della scalata, intorno a noi una natura meravigliosa e siamo quasi pronti e godercela al cento per cento non appena la strada spianerà.

Siamo finalmente arrivati in cima alla salita, ne approfittiamo un attimo per prendere fiato e rilassare un po’ i muscoli, di fronte a noi c’è un falsopiano che ci permette di prepararci alla discesa con tutta tranquillità. D’improvviso l’istinto del bambino che è in noi ci dice di alzarci sui pedali e, per gioco, zigzagare per un breve tratto; leggeri come l’aria ci lasciamo trasportare dalla nostra compagna di viaggio, chiudiamo gli occhi per un attimo, li riapriamo e la sensazione che ci coglie è come quella di volare. In un istante la nostra bicicletta si è fatta ancora più leggera, come sparita, ci stiamo muovendo sospesi nell’aria all’interno di un bosco proprio come Peter Pan nell’Isola che non c’è!
L’amore per la bici credo sia dovuto anche a questo, alla riscoperta del bambino che è in ognuno di noi. Sappiamo già quanto possa essere preziosa in città, in quanto ci permette di evitare stress inutili e costi sempre più insostenibili. Sappiamo anche quanto possa fare bene alla salute, perché costituisce un sano modo di muoversi, con buona parte di noi costretti a lavori sempre più sedentari. Ma l’emozione forse più bella la cogliamo nel momento in cui, anche solo per un istante, la nostra bici ci permette di tornare bambini e come loro stupirsi e meravigliarsi delle cose più semplici della vita, ma proprio per questo le più belle.

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