lunedì 9 gennaio 2012

Prima uscita dell'anno a Finale Ligure: se il buongiorno si vede dal mattino..

Finale Ligure (SV), Sabato 7 gennaio 2012








Sveglie puntate alle ore 6:30 am (alle 6:00 per i più meticolosi), appuntamento alle ore 8:00 presso il negozio. Ai più potrebbe sembrare il classico ritrovo dei compagni bricchers stradisti ed invece trattasi proprio dei loro cugini "brutti sporchi e cattivi", quelli della mtb. Borse e zaini pronti dalla sera prima, un caffè ed inizia la vestizione.
Mi piace pensare a questo momento come ad una sorta di 'rito propiziatorio' per ogni biker, un momento fatto di gesti e movimenti ripetitivi, forse anche scaramantici, ma che possono anche servire a meglio concentrarsi - stessa cosa dicasi per il pre-partenza, nel momento in cui ci allacciamo il casco nuovo appena acquistato, infiliamo i guanti e controlliamo con estrema meticolosità che non manchi nulla nello zainetto.

Sul calendario alla data odierna una sola parola scritta a lettere cubitali: FINALE!
Finale Ligure per gli amanti della mountain bike rappresenta una sorta di "mecca" e non solamente perchè sede della celebre 24 ore, in questa località si snoda una serie interminabile di sentieri in grado di soddisfare appieno la 'fame' di ogni bikers in una cornice davvero unica. Bikers da tutto il mondo farebbero carte false pur di esser catapultati su questi sentieri anche solo per un giorno, per questo dobbiam ritenerci molto fortunati.

Partenza prevista per le ore 9:30 con ritrovo presso il parcheggio di Finale, il tempo di ultimare i preparativi ed aspettare gli ultimi arrivi, fra cui Paolino già da qualche giorno da queste parti in avanscoperta. Il gruppo quest'oggi, ben nutrito ed affiatato, sarà guidato da Sergio Accornero del Cai di Novi Ligure.


Ai nastri di partenza siamo dunque in dieci, finalmente siamo pronti a partire! alcuni di noi attendevano questo momento da giorni, se non settimane - chi perchè non essendoci mai stato ed avendone sentito parlare spesso aveva accumulato una grande aspettativa, altri invece proprio perchè già 'rodati' su questi sentieri non vedevano l'ora di tornarci.
Percorriamo un paio di chilometri su strada asfaltata passando per località San Bernardino, prima di addentrarci completamente nella natura circostante fatta di boschi di conifere meravigliosi. Il clima è davvero generoso, c'è una leggera brezza che arriva dalle montagne, ma la temperatura è fantastica se si pensa che siamo nel periodo solitamente più freddo dell'anno.

Dopo una manciata di chilometri in salita all'interno del bosco iniziamo la prima discesa della giornata, letteralmente fantastica. La temperatura all'interno del bosco è sensibilmente calata ma il fondo è asciutto (causa la profonda siccità di quest'inverno) e questo ci permette di affrontare il percorso, caratterizzato anche da singletrack, con un piglio un pò più sicuro viste le diverse asperità, la roccia in Liguria è predominante. Sentire il fondo roccioso sotto le proprie ruote è una sensazione bellissima, per non farsi cogliere di sorpresa occorre ammortizzare anche con braccia e gambe il passaggio sulle rocce e dimenticarsi dei freni se la stessa è bagnata. Tutto questo mette a dura prova bicicletta e fisico ma è proprio questo il bello. Prima di concludere la prima discesa ci fermiamo in quanto un problema meccanico occorso alla bici della nostra guida Sergio A. ci impone un primo pit stop, e così ne approfittiamo anche per prender fiato e scattare alcune foto.

da sinistra Sergio M, Fede, Sergio A. e Yurino



da un lato la Merida incastonata nella roccia, dall'altro Sergio A. & Fede at work

Il primo intervento della giornata è andato a buon fine, siamo così pronti a riprendere il nostro cammino continuando la discesa che dal boschetto ci riporta verso le prime abitazioni ai confini di Finale; oltre alla giornata di sole che ci sta accompagnando, con una temparatura che ha toccato i 19 °C, anche la segnaletica e addirittuara le vie sembrano dalla nostra parte quest'oggi e così durante una seconda ma breve sosta, allo scopo di ricompattare il gruppo, l'obiettivo della nostra macchina fotografica coglie un augurio davvero particolare...



anche le vie di Finale stanno dalla nostra quest'oggi!!!

Una volta compattato il gruppo ascoltiamo la nostra guida che ci prospetta i sentieri e quindi i diversi gradi di difficoltà che affronteremo; le discese ancora in programma sono il toboga e la dh donne ma queste vanno guadagnate sul campo ed allora ecco che c'è da affrontare di nuovo la salita.

Le sensazioni sono ottime, nell'aria c'è un profumo particolare, si sente palpabile che quello di quest'oggi non sarà un giro come tanti; ad ogni discesa, incrociando gli sguardi dei miei compagni, riesco a vedere una gioa ed un' emozione diversa dal comune ed è difficile persino descrivere questi momenti. Un pò come lo sguardo dei bimbi quando aprono i regali nella mattina di Natale.



Nella foto sopra il "sempre verde" Matteo, Sergio A., sullo sfondo la coppia di bikers Vale&Alfredo e a destra il Fede - un piccolo briefing tecnico & la gioia di pedalare in un ambiente magico..Ora si riparte, le salite ci aspettano!



All'inizio della salita il nostro gruppo si mischia per circa un chilometro con altri bikers, qualche saluto fra fratelli, le solite occhiate a scrutare le mountain reciproche e i due gruppi si distanziano dirigendosi ognuno per la propria strada. Quest'oggi siamo in dieci e l'affiatamento è molto buono. Arrivati alla Grotta dell'Arma a circa 16-17 km del nostro giro, ne approfittiamo nuovamente per una breve sosta, salutiamo Paolino che ci deve lasciare perchè ha un appuntamento con il volo in parapendio, mentre Valentina e Alfredo scattano qualche foto all'interno delle grotte.
Prima di raggiungere la cima del 'Bric dei Crovi' ci fermiamo ancora per un altro problema tecnico, questa volta si tratta di una foratura con un taglio piuttosto evidente alla ruota anteriore di Sergio M. ma grazie alla sua esperienza, e all'assistenza del nostro meccanico Federico, ripartiamo subito con la voglia di raggiungere al più presto la cima prima delle discese.



Arrivati a questo punto le fotografie si sprecano, il gruppo pian piano si riunisce e attorno a noi un paesaggio meraviglioso, la vegetazione rigogliosa della macchia mediterranea rappresenta poi la ciliegina sulla torta.




Valentina e Alfredo raggiungono brillantemente il 'Bric dei Crovi', nei loro sorrisi leggiamo una immensa soddisfazione dopo gli sforzi fatti, una forte emozione per le prossime discese ma nei loro sguardi quest'oggi brilla una nuova luce!

Qualche scatto rubato alla tribù dei bikers, si scherza un pò, s'indossano le protezioni (per chi le ha) e ci si prepara per la discesa.

Ci aspettano in sequenza due gran belle discese: il toboga e la dh donne.
Chi affronta la discesa del toboga per la prima volta probabilmente non si diverte come chi l'ha già affrontata in passato in quanto, conoscendo maggiormente le linee, riesce ad arrivarvi con maggior velocità e sfruttare al meglio tutte le sponde a disposizione ma comunque statene pur certi che le emozioni sono grandiose per tutti e la prima cosa che viene in mente è quella di poterla ripetere al più presto.



Varigotti vista dall'alto



the sound of silence



Da qui la veduta è da brivido, non ci sono parole per descrivere ciò che stiamo ammirando ed infatti per quasi un minuto rimaniamo attoniti ad osservare le bellezze della natura circostante, in queste occasioni l'unica cosa saggia che può fare l'uomo è quella di rimanere in silenzio.



Ancora qualche scatto prima di affrontare il singletrack che ci porta verso la dh donne, da brivido per chi soffre di vertigini ma con una veduta che non ha prezzo.

L'ultima iniezione di pura adrenalina ci viene somministrata tramite la dh donne, grazie anche ai saggi consigli della nostra guida Sergio A., la affrontiamo con la giusta prudenza anche perchè per la quasi totalità del gruppo è la prima volta - qualche ruzzolone non ce lo facciamo mancare, ma fa parte del gioco, e dopo circa 25 chilometri ed un migliaio di metri di dislivello puntiamo così le nostre ruote in direzione Finale.
Arrivati alle auto ci cambiamo e andiamo alla spasmodica ricerca di un baretto per poter placare la fame e la sete derivanti dallo sforzo fisico di oggi - menù del giorno: panino & birretta!





Yurino sembra chiedere già il bis.. oppure è solo un gesto in segno di 'vittoria'



Sergio è ancora attonito per la bellezza del giro di oggi, una di quelle uscite che lasciano il segno





Le ultime battute fra amici, il sole che va a nascondersi ad ovest, è giunta l'ora di ripartire con la certezza che presto torneremo ancora su questi sentieri.

Un ringraziamento doveroso a Sergio del Cai di Novi Ligure che quest'oggi si è reso prezioso come guida al nostro gruppo ed un saluto anche a Giuliano (sempre del Cai di Novi), incontrato quest'oggi lungo il percorso, a presto ragazzi!



Le nostre pagelle




Valentina voto 9,5. Semplicemente grandiosa, ha affrontato le salite con il giusto piglio, senza mai mollare. In discesa sensazionale, una kamikaze.



Sergio A. voto 9. Guida impeccabile.



Alfredo voto 9. Ha superato alcuni drop senza problema alcuno, sfruttando al massimo la sua full. Implacabile!




A tutti gli altri voto 8,5



Voto 0 a chi si ostina a gettar rifiuti a terra. E' incomprensibile pensare che esistano al giorno d'oggi appassionati di sport all'aria aperta in grado di gettare a terra dei rifiuti. A gente così ci sentiamo in obbligo di suggerir loro, invece di uscire in mtb o anche solo per una gita fuori porta a piedi, di restarsene a casa o al massimo si concedano un'uscita al centro commerciale - qui fra l'altro avranno la possibilità di imbattersi in qualche cestino dei rifiuti e forse potrà venir loro in mente il perchè della loro esistenza.


Fare sport all'aria aperta in generale, ma ancor di più in montagna, da emozioni indescrivibili ed oltre all'aspetto ludico (nel nostro caso garantitoci dalla mtb) subentrano altri fattori che toccano quasi la sfera spirituale, l'entrare a stretto contatto con la natura e la montagna in particolar modo. Per queste ed altre ragioni non sono tollerabili comportamenti del genere, in primo luogo per il rispetto della natura e del paesaggo circostante, ed in secondo luogo per una questione di rispetto nei confronti di chi, dopo di noi, avrà la fortuna di calcare gli stessi sentieri.



..stay tuned!



fab