Fabbrica Curone, 19 Dicembre 2011
Poteva essere un lunedì mattina come tanti altri, routinante, forse un pò caotico visto l'approssimarsi del weekend natalizio, con la gente pronta a sgomitare pur di ultimare gli acquisti e invece si è trasformato in un lunedì da leoni, trascorso pedalando attorno allo scenario magico della Val Curone, definita da qualcuno "stupendamente stupenda".
Appuntamento alle ore 12:00 davanti a casa di Fede, con un Paolino scalpitante in pole position sul suo furgone, carichiamo le mountain e partiamo, destinazione Selvapiana - all'appello manca solo Sergio, bloccato da impegni lavorativi, ma comunque la compagnia è di quelle giuste, e come!
Appuntamento alle ore 12:00 davanti a casa di Fede, con un Paolino scalpitante in pole position sul suo furgone, carichiamo le mountain e partiamo, destinazione Selvapiana - all'appello manca solo Sergio, bloccato da impegni lavorativi, ma comunque la compagnia è di quelle giuste, e come!
il Cast
il Fede
meccanico Olmo - rappresentante mtb 'I Brìc'
personalmente l'ho definito 'il guru' della mtb
il Fede
meccanico Olmo - rappresentante mtb 'I Brìc'
personalmente l'ho definito 'il guru' della mtb
Paolino
trialtleta Sai Frecce Bianche - ama volare con il parapendio
unici sport non praticati: le bocce e il calcio
Fabry
myself
Durante il viaggio cerchiamo di assecondare un pò il freddo della mattinata, nonostante sia mezzogiorno e vi sia un bel sole, il clima è 'frizzante' ed allora iniziamo a scaldarci un pò parlando di quello che sarà il giro della giornata; Paolino è prodigo di consigli sul percorso da affrontare, essendoci stato appena due giorni fa (sempre in mtb), ha il polso della situazione e ci svela le condizioni climatiche e del terreno definito dallo stesso "croccante" - aggettivo come non mai azzeccato per spiegare come il gelo abbia reso il terreno compatto, con le pietre quasi fossero unite in un unico blocco e qualche piccola pozzanghera ormai completamente ghiacciata.
Man mano che ci si avvicina alla meta restiamo quasi stregati dal panorana che si profila all'orizzonte, la catena montuosa del nostro appennino e dall'altro lato in lontananza, quasi ad intersecarsi, la maestosa catena montuosa delle Alpi, finalmente innevate!
Si parte!!
Ultimati i preparativi, ci si scalda un pochetto, e siamo pronti a quella che sarà una delle ultime uscite del 2011 - partendo da Selvapiana, nel Comune di Fabbrica Curone, percorriamo circa 3-4 chilometri su strada asfaltata, abbandoniamo gli utimi centri abitati e ci immergiamo completamente nella natura meravigliosa di questa valle. Il tepore del sole offerto da una giornata a dir poco favolosa spinge qualcuno di noi a 'spogliarsi', evitando spiacevoli inconvenienti che potrebbero verificarsi se 'troppo vestiti' - pedalando in salita la temperatura corporea si alza in fretta ed è bene capire come doversi coprire, così ne approfittiamo anche per scattare qualche foto del paesaggio che ci circonda..
La salita è tosta, ma una volta arrivati sui nostri terreni preferiti, e abbandonato l'asfalto, subentrano altri fattori che quasi fanno mettere in secondo piano la fatica; saliamo lungo un sentiero pedalabile ma con discrete pendenze, attorno a noi boschi stupendi con conifere che portano quasi il pensiero alla vicinissima Liguria e man mano che si sale ecco che le nostre ruote saggiano quello che Paolo ha definito il terreno croccante - la sensazione, almeno per il sottoscritto, è strana quasi come forare, la gomma posteriore scivolando impercettibilmente mi dava una sensazione davvero singolare.
La nostra meta, grazie alla guida di Paolo, è quella di raggiungere la cima del Monte Boglelio (quota 1491 m.) dopo circa 15 chilometri di salite che ci faranno raggiungere il nostro agoniato "millino", tradotto mille metri di dislivello!
Arrivati più o meno al tredicemsimo chilometro facciamo un' altra breve sosta, giusto il tempo per soddisfare le curiosità di Paolino e Fede, arrivati ad un bivacco, io intanto ne approfitto per scattare qualche foto, prender fiato e mangiare della cioccolata.
La sosta deve esser breve in quanto il rischio, visto il clima, è quello che si abbassi troppo la temperatura corporea, inoltre è importante mantenere 'caldi' i muscoli delle gambe e quindi ...pedalare!
La sosta deve esser breve in quanto il rischio, visto il clima, è quello che si abbassi troppo la temperatura corporea, inoltre è importante mantenere 'caldi' i muscoli delle gambe e quindi ...pedalare!
Approssimandosi alla cima, ad un paio di chilometri dal traguardo, ecco che si incontrano un paio di rampe quasi proibitive, il fiato si fa sempre più affannato ma, sostenuto dai miei compagni, tengo duro e conquistiamo la vetta! la vista è mozzafiato tanto che in un secondo la fatica ed il freddo sopportato vengono ampiamente dimenticati, le sensazioni sono davvero uniche - ci fermiamo una manciata di minuti giusto il tempo di condividere, oltre al panino e un pezzo di cioccolata, lo spettacolo offerto dalla Val Curone. Di fronte a noi la catena montuosa delle Alpi, dalle imponenti cime del Monte Rosa e Monte Bianco alle Alpi Marittime, passando per l'inconfondibile cima del Monviso.
Le temperature da un lato, e la voglia di affrontare la discesa dall'altro, ci spingono a ripartire al più presto. E' indispensabile coprirsi al meglio prima di iniziare la discesa, la sola adrenalina in questo periodo dell'anno non basta.
Le emozioni che si provano durante la discesa, ed in un contesto paesaggistico del genere, sono davvero indescrivibili, uno dei fattori che ci spingono ad amare così tanto questo sport.
Dopo circa 27 chilometri facciamo ritorno a Selvapiana, con un pieno di adrenalina ed appagati per quella che dovrebbe essere la nostra ultima uscita del 2011. La Val Curone è decisamente un ottimo traguardo per concludere al meglio la stagione in corso ed aprire quella del nuovo anno.
Prima del ritorno a casa facciamo un pieno al bar di Fabbrica Curone e ripartiamo.. c'è chi si fa un panozzo con birretta, chi un the caldo e biscotti..
Un ringraziamento doveroso a Paolino per l'insostituibile guida ed uno agli amici del tortonese e della Val Curone in quanto anche grazie a loro quest'anno siamo venuti a contatto con questi sentieri incredibili, a due passi da casa nostra. Noi Bricchers come già detto siamo a disposizione per appoggiare ed eventualmente contribuire alla sentieristica di questa valle che va valorizzata in quanto rappresenta un territorio unico. Purtroppo i Comuni ai piedi di questi monti devono far fronte a quelli che sono i problemi ben noti di spopolamento, i giovani per motivi di lavoro abbandonano questi paesini... e noi ce li vogliamo riportare magari in sella ad una bicicletta - che sia una mountain bike o bici da corsa, a voi la scelta!
a breve il link della traccia gps
a breve il link della traccia gps
Bravi, a presto
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