Mi piace pensare a questo momento come ad una sorta di 'rito propiziatorio' per ogni biker, un momento fatto di gesti e movimenti ripetitivi, forse anche scaramantici, ma che possono anche servire a meglio concentrarsi - stessa cosa dicasi per il pre-partenza, nel momento in cui ci allacciamo il casco nuovo appena acquistato, infiliamo i guanti e controlliamo con estrema meticolosità che non manchi nulla nello zainetto.
Finale Ligure per gli amanti della mountain bike rappresenta una sorta di "mecca" e non solamente perchè sede della celebre 24 ore, in questa località si snoda una serie interminabile di sentieri in grado di soddisfare appieno la 'fame' di ogni bikers in una cornice davvero unica. Bikers da tutto il mondo farebbero carte false pur di esser catapultati su questi sentieri anche solo per un giorno, per questo dobbiam ritenerci molto fortunati.
Percorriamo un paio di chilometri su strada asfaltata passando per località San Bernardino, prima di addentrarci completamente nella natura circostante fatta di boschi di conifere meravigliosi. Il clima è davvero generoso, c'è una leggera brezza che arriva dalle montagne, ma la temperatura è fantastica se si pensa che siamo nel periodo solitamente più freddo dell'anno.
da sinistra Sergio M, Fede, Sergio A. e Yurino
da un lato la Merida incastonata nella roccia, dall'altro Sergio A. & Fede at work
Il primo intervento della giornata è andato a buon fine, siamo così pronti a riprendere il nostro cammino continuando la discesa che dal boschetto ci riporta verso le prime abitazioni ai confini di Finale; oltre alla giornata di sole che ci sta accompagnando, con una temparatura che ha toccato i 19 °C, anche la segnaletica e addirittuara le vie sembrano dalla nostra parte quest'oggi e così durante una seconda ma breve sosta, allo scopo di ricompattare il gruppo, l'obiettivo della nostra macchina fotografica coglie un augurio davvero particolare...
anche le vie di Finale stanno dalla nostra quest'oggi!!!
Una volta compattato il gruppo ascoltiamo la nostra guida che ci prospetta i sentieri e quindi i diversi gradi di difficoltà che affronteremo; le discese ancora in programma sono il toboga e la dh donne ma queste vanno guadagnate sul campo ed allora ecco che c'è da affrontare di nuovo la salita.
Nella foto sopra il "sempre verde" Matteo, Sergio A., sullo sfondo la coppia di bikers Vale&Alfredo e a destra il Fede - un piccolo briefing tecnico & la gioia di pedalare in un ambiente magico..Ora si riparte, le salite ci aspettano!
Prima di raggiungere la cima del 'Bric dei Crovi' ci fermiamo ancora per un altro problema tecnico, questa volta si tratta di una foratura con un taglio piuttosto evidente alla ruota anteriore di Sergio M. ma grazie alla sua esperienza, e all'assistenza del nostro meccanico Federico, ripartiamo subito con la voglia di raggiungere al più presto la cima prima delle discese.
Arrivati a questo punto le fotografie si sprecano, il gruppo pian piano si riunisce e attorno a noi un paesaggio meraviglioso, la vegetazione rigogliosa della macchia mediterranea rappresenta poi la ciliegina sulla torta.
Valentina e Alfredo raggiungono brillantemente il 'Bric dei Crovi', nei loro sorrisi leggiamo una immensa soddisfazione dopo gli sforzi fatti, una forte emozione per le prossime discese ma nei loro sguardi quest'oggi brilla una nuova luce!
Qualche scatto rubato alla tribù dei bikers, si scherza un pò, s'indossano le protezioni (per chi le ha) e ci si prepara per la discesa.
Ci aspettano in sequenza due gran belle discese: il toboga e la dh donne.
Chi affronta la discesa del toboga per la prima volta probabilmente non si diverte come chi l'ha già affrontata in passato in quanto, conoscendo maggiormente le linee, riesce ad arrivarvi con maggior velocità e sfruttare al meglio tutte le sponde a disposizione ma comunque statene pur certi che le emozioni sono grandiose per tutti e la prima cosa che viene in mente è quella di poterla ripetere al più presto.
Ancora qualche scatto prima di affrontare il singletrack che ci porta verso la dh donne, da brivido per chi soffre di vertigini ma con una veduta che non ha prezzo.
L'ultima iniezione di pura adrenalina ci viene somministrata tramite la dh donne, grazie anche ai saggi consigli della nostra guida Sergio A., la affrontiamo con la giusta prudenza anche perchè per la quasi totalità del gruppo è la prima volta - qualche ruzzolone non ce lo facciamo mancare, ma fa parte del gioco, e dopo circa 25 chilometri ed un migliaio di metri di dislivello puntiamo così le nostre ruote in direzione Finale.
Arrivati alle auto ci cambiamo e andiamo alla spasmodica ricerca di un baretto per poter placare la fame e la sete derivanti dallo sforzo fisico di oggi - menù del giorno: panino & birretta!
Sergio è ancora attonito per la bellezza del giro di oggi, una di quelle uscite che lasciano il segno
Valentina voto 9,5. Semplicemente grandiosa, ha affrontato le salite con il giusto piglio, senza mai mollare. In discesa sensazionale, una kamikaze.
Sergio A. voto 9. Guida impeccabile.
Alfredo voto 9. Ha superato alcuni drop senza problema alcuno, sfruttando al massimo la sua full. Implacabile!
A tutti gli altri voto 8,5
Voto 0 a chi si ostina a gettar rifiuti a terra. E' incomprensibile pensare che esistano al giorno d'oggi appassionati di sport all'aria aperta in grado di gettare a terra dei rifiuti. A gente così ci sentiamo in obbligo di suggerir loro, invece di uscire in mtb o anche solo per una gita fuori porta a piedi, di restarsene a casa o al massimo si concedano un'uscita al centro commerciale - qui fra l'altro avranno la possibilità di imbattersi in qualche cestino dei rifiuti e forse potrà venir loro in mente il perchè della loro esistenza.
Fare sport all'aria aperta in generale, ma ancor di più in montagna, da emozioni indescrivibili ed oltre all'aspetto ludico (nel nostro caso garantitoci dalla mtb) subentrano altri fattori che toccano quasi la sfera spirituale, l'entrare a stretto contatto con la natura e la montagna in particolar modo. Per queste ed altre ragioni non sono tollerabili comportamenti del genere, in primo luogo per il rispetto della natura e del paesaggo circostante, ed in secondo luogo per una questione di rispetto nei confronti di chi, dopo di noi, avrà la fortuna di calcare gli stessi sentieri.
..stay tuned!
fab
Bene e ora vi tocca tornare, in Liguria, e mettere le ruote sui sentieri totalmente roccioso dove la terra e' quasi inesistente ;-)
RispondiEliminasarà fatto ;) Domenica quasi certamente Celle! ho visto le foto di Setri L., fantastico! bisogna assolutamente organizzare ;)
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