sabato 21 aprile 2012

Riflettori puntati sulla Superenduro di Coggiola: il nostro esordio



Coggiola, Domenica 1 Aprile 2012

A Coggiola si riapre il sipario della Superenduro, dopo Sanremo, ed i Bricchers rispondono ‘presente’ a questa manifestazione che per la seconda volta ha luogo in questo paesino  che si distende sulle Prealpi biellesi della Val Sesia. Per tutti noi è l’esordio assoluto in questa manifestazione, in pieno spirito ‘bricchers’, senza troppe pretese ma con la voglia, quella si, di far parte di quest’evento tutti insieme per divertirsi e sprigionare la passione per questo sport in sella alle nostre mountain bike.

Un piccolo passo indietro..

In settimana alcuni di noi, fra cui Sergio con una irrefrenabile smania di provare il suo nuovo mezzo, scappando dai relativi posti di lavoro, hanno effettuato un primo sopralluogo dei sentieri oggetto della gara; punto d’incontro immancabilmente il negozio Olmo di Alessandria  e dopo circa un’ora e mezza siamo a Coggiola. La giornata è veramente calda, circa 26 °C, clima davvero insolito per questo periodo dell’anno per cui c’è bisogno anche di tanta grinta per affrontare al meglio i sette chilometri  di salita (da ripetere tre volte in gara) che ci attendono per arrivare in cima alle varie Prove Speciali.
La salita insieme al caldo si fanno subito sentire, anche se c’è da dire che dal punto di vista fisico siamo in generale tutti ben allenati in quanto durante l’inverno chi più, chi meno, abbiam avuto modo di praticare il nostro passatempo preferito;  complice sicuramente un inverno ‘amico’ non siamo praticamente rimasti mai a digiuno di mountain bike. I primo caldi però sono davvero i più temibili per cui oltre a ciò bisogna tirar fuori qualcosa in più;  solo la forza di volontà e la grinta riesce a permetterti di "buttar il cuore oltre l’ostacolo" quando vedi la spia della riserva accendersi.
il mercoledì prima della gara.. sulle tracce della Superenduro

Arriviamo in cima al punto di partenza da dove si diramano la PS1 e la PS3, quattro chiacchiere con i bikers del posto e con chi, come noi, è venuto a provare i sentieri di gara, indossiamo le protezioni, caschi e siamo pronti a scendere dalla PS1. I sentieri sono tutti segnati e fascettati alla perfezione, ovviamente qui il fondo è ben diverso da quello che i bikers hanno trovato a Sanremo; questi boschi e sentieri mi ricordano vagamente i nostri nella Val Curone, il sottobosco più ‘morbido’ e ‘filante’ rispetto alla roccia ligure ma non per questo privo d’insidie, anzi!
Arrivati nuovamente nel paese sostiamo qualche secondo per toglierci protezioni e caschi integrali e ripartiamo verso i nostri sette chilometri di salita sotto un sole caldo quasi da fine maggio-inizio giungo per giungere all’inizio della PS2 e provare anche questa discesa che, visto l’orario, sarà probabilmente l’ultima della giornata. Letteralmente stupenda questa Prova Speciale, caratterizzata da diversi salti, tratti tecnici e molto divertente allo stesso tempo, ci sarà da divertirsi anche in gara!
Il giorno prima della gara
Il giorno che precede la gara è un continuo di telefonate fra di noi, per organizzarci con le macchine e trattare con Yuri per l’orario di partenza, alla fine riusciamo a strappargli un 5.45 anziché le 5:00, per fortuna! Sento palpabile l’emozione e la carica di noi tutti per questa nuova elettrizzante esperienza!
La gara
Arrivati a Coggiola anticipando il canto del gallo ci dirigiamo verso il punto di ritrovo per il ritiro pacchi gara ma  c’è da aspettare ancora un po’ e così “colazioniamo” in un bar vicino. Coggiola per l’occasione s’è rifatta il look e tutti i bar e ristoranti, oltre ai volontari della Pro Loco, sono pronti ad accogliere tutti i bikers del circuito Superenduro. Durante l’attesa per il ritiro dei numeri di gara facciamo conoscenza con un soggetto interessante e simpaticissimo, un signore che fa parte dell’organizzazione che solo dopo alcune battute scopriamo essere il signor Lupato, padre dei fratelli Lupato. Bello anche il momento in cui il nostro Fede parlando con papà Lupato gli chiede direttamente i suoi segreti di famiglia per crescere a pane e mountain bike, come fece lui stesso, i figli affinchè possano essere così  esageratamente veloci.

l'attesa prima della partenza
Una volta ritirati i numeri corriamo ad allestire le nostre mountain, appiccichiamo i vari adesivi, e ritorniamo al parterre di gara. La competizione ha inizio e, fatto salvo per i primi concorrenti (i più forti) partiti singolarmente, si parte a tre a tre sfalsati di un minuto circa. Per noi l’attesa è lunga visto che i nostri numeri partono dal 281 per arrivare al 285.
In breve la competizione prevede tre trasferimenti di sette chilometri circa per raggiungere le tre prove speciali: la PS1 denominata ‘Bella Zio’, la PS2 ‘Pian delle Rape’ e la PS3 ‘Gogher’. Si hanno 45 minuti per raggiungere i punti di partenza delle varie prove speciali, un eventuale ritardo nel trasferimento comporterebbe una penalità da conteggiare al termine con le somme complessive dei tempi nelle varie prove speciali.

punzonatora dei mezzi avvenuta!! 

Foto di gruppo, 'I Bric' alla Superenduro 2012 di Coggiola 

Il primo trasferimento lo completiamo tutti e 5 in gruppo, senza particolari difficoltà, per raggiungere la partenza della prima prova speciale. L’attesa 'snervante' ormai è giunta al termine, è arrivato il momento di indossare protezioni e caschi integrali e darci dentro!
Parte Matteo, Fede, io, Yuri e poi Nicola a chiudere il nostro gruppo. Direi nel complesso bene il gruppo ma personalmente non rimango soddisfatto della mia prima prova speciale in quanto ho avuto un incontro un po’ troppo ravvicinato con il terreno per via di una caduta, affrontando la discesa con troppa foga. Stringo i denti e riparto insieme agli altri per il secondo trasferimento.
Nel secondo trasferimento la fatica inizia a farsi sentire per qualcuno di noi, il nostro Yurino arriva al limite del tempo causa qualche acciacco alla schiena,  giusto il tempo d’infilarsi le protezioni, casco integrale, un lungo respiro e via per la PS2!!
Decisamente meglio la seconda prova speciale, davvero bella e veloce sia  per le linee che per i  salti, inoltre siamo riusciti ad affrontare senza problemi qualche tratto che mercoledì ci sembrava ostico, bravi tutti!
basta chiacchiere lasciamo un pò di spazio a qualche bella foto sui sentieri di Coggiola
ph. Arianna Artico - MTB 'I Gufi'











foto di Alessandra Tommei

Al termine della PS2 ci ritroviamo tutti di nuovo alla partenza per il controllo orario, da qui ancora una attesa di circa trenta minuti (probabilmente troppi) prima di ripartire per il terzo ed ultimo trasferimento per l’ultima prova speciale. Il terzo trasferimento è chiaramente quello più selettivo, la giornata è anche abbastanza calda per cui tutte queste variabili incidono molto sul rendimento in gara; purtroppo Yuri non riesce ad ultimare il trasferimento e completare così l’ultima prova. Complessivamente quest’ultima è la più semplice delle prove speciali e, visti i ventuno chilometri di trasferimenti, dico anche ‘per fortuna’. Al termine dell’ultima PS ci si sente davvero carichi, l’iniezione di adrenalina somministrata con le discese affrontate quest’oggi si fa sentire e come!

I risultati

A dominare anche quest’anno è il padrone di casa Alex Lupato con un tempo complessivo di 16’01”, secondo Davide Sottocornola con un 16’13” e terzo il campione italiano Adrea Bruno con un tempo di 16’20”, fantastici! Guarda tutte le classifiche
 Qui invece i nostri tempi personali

Finalmente a tavola!

Conlclusa la prova andiamo verso le auto per smontare le bici e cambiarci in un baleno per poi tornare dove la Pro Loco di Coggiola ha allestito l’area di ristoro. Menù del giorno polenta e formaggi innaffiata da una buona birra, queste si che sono soddisfazioni.. unico rammarico della giornata quello di non aver aspettato, per nostre ragioni di tempo, la  salamella con patate (in alternativa alla polenta) a volte la vita sa esser proprio crudele!

E così la prima gara del nostro gruppo alla Superenduro si è conclusa, ringraziamo tutte le persone che con noi hanno condiviso questa bellissima giornata, oltre ovviamente alla Pro Loco di Coggiola per l’organizzazione - un'esperienza davvero unica perchè trascorsa insieme ad amici prima che compagni di squadra.. alla prossima ragazzi!

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